Trasporto marittimo e fluviale
TRASPORTI E SOLLEVAMENTI
Varata a Venezia la GLF 450, la chiatta di 45 m da 380 tonnellate che sarà impiegata per contribuire alla messa in sicurezza delle dighe frangiflutti del porto di Genova
16.04.2015
Testo dell’articolo
Multi Service e A.C. Expert Marine Ing. Alvise Cattaneo hanno quindi imbragato la chiatta, con le metà unite, e, mediante l’impiego di quattro gru ad alta portata singola, tre da 120 tonnellate una da 200 tonnellate, hanno effettuato il varo del natante. La chiatta è stata poi presa in consegna dal rimorchiatore TOFI per il viaggio verso il porto di Genova.
Testo redatto su fonte ADRIATIC SEA NETWORK del 15 aprile 2015
Image credit: Autorità Portuale di Venezia
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TRASPORTO FLUVIALE
Iniziati i lavori del “Nicaragua Grand Canal”, l’infrastruttura idraulica che, con una lunghezza di 278 Km e un costo di 50 miliardi di dollari, unirà il Pacifico con l’Atlantico
23.12.2014
Testo dell’articolo
Oltre al canale, il progetto prevede la realizzazione di altre sei opere: due porti, una zona di libero scambio, villaggi turistici, un aeroporto internazionale e diverse strade. Inoltre, verrà costruito una centrale elettrica, un fabbrica di cemento, una di acciaio e altri servizi connessi al fine di garantire il completamento del canale entro il 2019, per essere operativo per la navigazione entro il 2020.
Il progetto è affidato alla Hong Kong Nicaragua Canal Development Investment (HKND Group), società titolare della concessione per la costruzione e la gestione dell’infrastruttura idraulica per 50 anni, rinnovabile per altri 50: in cambio la compagnia verserà 10 milioni di dollari all’anno. HKND Group ha affidato a China Railway Construction Corporation gli studi di fattibilità tecnica e a McKinsey & Company le valutazioni di impatto sociale e ambientale.
Per approfondimenti: www.hknd-group.com
Image credit: EIRNS
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TRASPORTO FLUVIALE
Suez Canal Development Project: è il progetto di espansione del Canale di Suez da 4 mld di dollari che raddoppierà il traffico navale riducendo i tempi di percorrenza di 8 ore
13.08.2014
Testo dell’articolo
Lo scopo è di velocizzare il transito delle navi, riducendo i tempi di percorrenza dalle attuali 11 a 3 ore (attraverso la riduzione dei tratti a senso unico alternato), raddoppiando il traffico giornaliero di navi (da 49 a 97), e riducendo i costi causati agli armatori dai ritardi. Le stime sull’aumento degli introiti variano, ma la più attendibile pare quella di un passaggio dagli attuali 5,3 miliardi di dollari l’anno a 13 miliardi entro il 2023. Il costo del solo canale da 35 km e’ di 4 miliardi di dollari. Sarà finanziato attraverso l’emissione di azioni acquistabili solo dagli egiziani.
Gli altri 4 miliardi del progetto di sviluppo del canale (per un totale di otto miliardi) andranno nella costruzione di porti, una zona industriale, una valle della tecnologia, tunnel, cantieri navali per riparazioni, stazioni di servizio per cargo e addirittura resort turistici per navi da crociera. In particolare è prevista la creazione di diversi porti nei tre governatorati confinanti con il canale – Suez, Ismailia e Port Said – oltre a un porto nella città di Nuweiba, nel Sud Sinai, e allo sviluppo dell’aeroporto di SharmAl-Sheikh. Inaugurato nel 1869, dopo i lavori di allargamento del 2010, il canale misura 193 chilometri, ed è una delle maggiori fonti di valuta straniera per l’Egitto: nel 2013, a registrato i più alti incassi della sua storia raccogliendo oltre 5,3 miliardi di dollari.
Testo redatto su fonte Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’11 agosto 2014
Per approfondimenti: newcanal.suezcanal.gov.eg
Image credit: Suez Canal Authority
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NAVIGAZIONE SATELLITARE
A fine 2014 partiranno i primi servizi di Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare che offrirà precisione, copertura e affidabilità mai raggiunte prima
30.01.2014
Testo dell’articolo
I progressi sul piano di entrambi i programmi spaziali europei – Galileo e Copernicus – sono annunciati da Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione Europea, in seguito a una riunione con Jean Jacques Dordain, direttore generale dell’European Space Agency (ESA) e con i CEO di cinque grandi imprese partecipanti ai progetti: Arianespace, Telespazio, Thales Alenia Space, OHB e Airbus Space and Defence. In seguito alla riunione tutte e cinque le imprese e l’ESA hanno espresso il loro forte impegno a lanciare nel 2014 ulteriori satelliti per i due programmi spaziali, come comunicato al Vicepresidente Antonio Tajani dal direttore generale dell’ESA. Ciò potrebbe consentire di disporre di primi servizi Galileo, sempre che vengano risolte tutte le questioni tecniche, alla fine del 2014/inizio del 2015.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha affermato: “Ho convocato questa riunione per rafforzare il dialogo tra i principali attori dell’industria, l’ESA e la Commissione europea. Il successo dei programmi Galileo e Copernicus dipende dall’impegno e dal sostegno dell’industria spaziale e dell’ESA. Galileo inizierà le sue prime operazioni nel 2014. Anche Copernicus sta entrando nella fase operativa. La navigazione spaziale e la navigazione satellitare, di matrice europea, costituiscono elementi della nostra strategia per reindustrializzare l’UE. Fatto più importante, questi due programmi creeranno le nuove opportunità imprenditoriali di cui l’Europa ha bisogno.”
Testo redatto su fonte Commissione Europea del 28 gennaio 2014
Per approfondimenti: ec.europa.eu/galileo – www.copernicus.eu
Image credit: ESA
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TRASPORTO FLUVIALE
Con un costo di oltre 3,2 miliardi di dollari, l’ampliamento del Canale di Panama è una delle più grandi e importanti opere di Ingegneria Civile del mondo
19.10.2013
Testo dell’articolo
La realizzazione del sistema di chiuse del Canale permetterà, infatti, il passaggio di navi di maggiore tonnellaggio denominate Post Panamax, con una capacità sino a 12.000 TEUs , una lunghezza di 366 metri, una larghezza di 49 metri, un pescaggio di 15 metri. Oggi l’attuale sistema di chiuse consente il passaggio di natanti tipo Panamax, con una capacità di 4.400 TEUs, una lunghezza massima di 294 metri, una larghezza massima di 32 metri e un pescaggio di 12 metri. In particolare, il progetto prevede la costruzione di due chiuse a salto triplo: una chiusa a salto triplo sul lato Atlantico ed una sul lato Pacifico. Queste chiuse permetteranno il sollevamento delle navi dal livello degli Oceani al Lago Gatun (intermedio rispetto ai due Oceani) e viceversa, in un tempo inferiore a due ore. Ognuna delle tre camere che costituiscono ciascuna chiusa è larga 55 metri, lunga 427 metri, profonda 18,3 metri, e sono dotate di sistemi di paratie scorrevoli, in senso orizzontale, che consentono di superare il dislivello esistente di circa 27 metri tra gli oceani ed il lago Gatun. Per la realizzazione delle chiuse, attività che richiederà il supporto di circa ottomila operatori, è previsto l’impiego di circa tre milioni e mezzo di metri cubi di calcestruzzo e settantamila tonnellate di valvole e paratoie per la gestione idraulica delle strutture, nonché lo scavo di rocce e terre per circa trenta milioni di metri cubi.
Il funzionamento efficiente ed in sicurezza delle chiuse è regolato e garantito da paratoie tipo “Porte a Scorrimento Orizzontale” che (parimenti alle Porte tipo “Vinciane” delle chiuse esistenti) sono di provata tecnologia ed applicazione in installazioni di questo tipo. Queste paratoie, azionate da argani elettrici, impiegano circa 3-4 minuti per realizzare la chiusura/apertura delle Chiuse. Sorprenderanno le dimensioni di queste Paratoie, mediamente alte circa 30 metri, larghe circa 10 metri e lunghe circa 58 metri.
Gli studi effettuati hanno permesso di realizzare una strategia di sviluppo del progetto ambientalmente e socialmente sostenibile al fine di mitigare tutti gli impatti sul territorio, sull’ambiente e sulla popolazione. Una particolare attenzione è stata attribuita sin dalla fase progettuale alla riduzione del consumo di acqua del lago Gatun durante le fasi di transito. A tal fine è stato studiato un nuovo sistema – definito Water Saving Basins – che consente attraverso l’introduzione di Bacini ausiliari il recupero ed il riutilizzo parziale dell’acqua del lago Gatun. In questo modo si ha un risparmio di acqua pari al 60% ed il transito che richiederebbe l’utilizzo di circa 500 milioni di litri di acqua si realizzerà con circa 200 milioni di litri.
Testo redatto su fonte Impregilo S.p.A.
Image credit: Construction Digital
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